domenica 12 aprile 2009

Incisioni

Perchè di notte si fa tutto più chiaro? Sarà la luce della luna, è brillante ed immensa stasera, con tutti i crateri ben visibili, saranno le schegge di vetri rotti per terra, schegge di vita. La luna piena e, immancabilmente, te.
Sarà che di notte abbiamo le difese più basse, ci lasciamo travolgere e basta un solo, minuscolo particolare a mandarti a puttane tutto. Tutte le tue certezze e le convinzioni a cui sei così difficilmente approdata crollano in un unico preciso isante. Collassano. Si frantumano in mille pezzi, macchiando di sangue il suolo su cui cadono. Gocce del tuo sangue. -Se riesco a farle crollare così significa che certezze non sono, domi- mi ha detto una sera una ragazza meravigliosa che a quest'ora probabilmente sta seduta in un qualche locale in riva al Tamigi davanti a un qualche cocktail fruttato.
Forse sarebbe ora di smetterla. Di finirla qui una volta per tutte.
Ma cazzo, questa luna. Questa luna che mi ricorda te, questo bar che mi ricorda te, questa strada che mi ricorda te, la mia camera il mio letto la sedia della scrivania le rose appese alle travi, la prima è stata la tua, il peluche a forma di foca le scale del soppalco il divano davanti alla tv ogni singolo pezzo d'arredamento di questa casa che la ragazza in riva al Tamigi definisce -casa di fate- porta inciso il tuo volto in una maniera che non dimenticherò mai, di notte tutto sembra parlare solo di te, non è una cosa molto normale, e l'unica patetica arma di difesa che ho trovato è scrivere. Riempire gli spazi che hai lasciato con il vomito di parole che non ci siamo mai dette.
Ingurgito la notte sperando di ricavarne almeno un atomo di luce.

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