lunedì 29 giugno 2009

Because the night

La pioggia scende sottile e i lampi si susseguono veloci, illuminano il cielo per parecchi secondi prima che tutto torni alla consueta e rassicurante oscurità. È questo che dovrebbe essere la notte. Buio. Completo. Tuttavia, le piace il rumore. Le piacciono le fitte dolorose che le provocano quei tuoni troppo forti, fitte che le arrivano dritte al cuore e, ne è sicura, lo fermano per una frazione di secondo. Comincia ad avere paura. Una paura che le prende prima le dita con un formicolio acuto, si estende piano alle mani e lei ha voglia di affondare le unghie nei palmi e vedere uscire il sangue, così, dolcemente, un nastro sottile rosso annacquato che le scende lungo l’avambraccio formando piccole gocce che colano dal gomito. Ha davvero paura ora. La pioggia si è fatta più intensa, cade perpendicolare al suolo in filamenti continui e caldi che le si appiccicano ai vestiti. Indugia sulla porta di casa annusando l’aria intorno, ascolta i tuoni farsi sempre più vicini e i lampi la avvolgono completamente, riverberano attorno a lei facendole girare la testa. L’aria ha un sapore così buono, è elettrizzante e le fa venire la pelle d’oca. Seduta per terra, decide di aspettare. Bagnata fradicia, i vestiti che si inzuppano di pioggia ogni secondo di più, le mani che tremano e il cuore a mille, crede che tra poco le uscirà fuori con un’ultima calda pulsazione. Vederlo rotolare ai suoi piedi, quale soddisfazione.

domenica 28 giugno 2009

Far West

Questa notte di giugno sa di pioggia e di tuoni lontani. Aspetto un temporale questa sera, per lavarmi di dosso la sensazione di essere dentro a un film. Perchè ho paura. Ho paura che possa tutto finire prima ancora di essere davvero iniziato (e io, sono stata iniziata?) e che queste frasi perfette, questi movimenti lenti, calcolati nei minimi dettagli, queste situazioni così terribilmente giuste sfumino via in un mese senza te.
Mi sono affezionata alla tua voce. Mi sono affezionata ai tuoi gesti e all'espressione che farai quando leggerai queste righe, dapprima confusa e poi, a quest'altezza, dolorosamente compiaciuta. Se l'acqua, l'elemento che odio più di ogni altro, non sarà capace di spazzare via la mia meraviglia da grande schermo, credo che sarà la fine. Che più che affezionarmi mi abbandonerò, e a te verrà chiesto di sostenermi. Allontanati adesso, finchè puoi, prima che anche l'ultimo filo di semi-razionalità, prima che l'ultima esile barriera vengano abbattuti.
Non voglio farti del male.
Buonanotte amò,
porgi l'altra guancia.

sabato 27 giugno 2009

Se la tua voce ha devvero questo suono

Bene ok perfetto da oggi lasciamo cadere ogni barriera, smettiamola con questa inutile resistenza, che poi non è che porterà a grandi godimenti futuri, casomai rimpianti ecco, abbandoniamo le armi nel fango e riemergiamo dalle trincee, tanto ormai mutilati siamo mutilati e si sa che un reduce resta così per sempre quindi tanto vale alzarsi e raggiungere la cioccolata, perchè in guerra mica c'è la cioccolata, tutt'al più ci sono bottiglie di menta che possono o non possono essere scadute, a te il rischio, panna da montare giallo canarino o se siete fortunati crackers ammuffiti, quindi avanti, dimentichiamo i lividi grandi quanto piatti da portata, le bruciature sulle braccia e le ferite delle granate nemiche, perchè là, in fondo alla pianura, dopo gli alberi la laguna e il mare e altri alberi, o forse campi di grano o di segale o di qualsiasi altra cosa ecco, là, c'è la cioccolata. Un tavolo in mezzo al bosco, tovaglia rossa a quadri di plastica antimacchia con sopra un'unica stecca di cioccolato fondente su carta argentata. Ed è probabile che dentro ci troveremo un biglietto d'oro.

venerdì 26 giugno 2009

La verità non è esattamente questa

La visione notturna dei film sbagliati provoca danni irrimediabili all'esistenza.

Sento la tua vertigine.

Vendimi

Ce li hai presente gli ultimi due versi della canzone dei Verdena?
Non conosco la misura in cui mi manchi.
C'è qualcosa che non c'è, che non va, che non deve sfuggirmi così.
Non conosco la ragione per cui sei diventata così importante. Sto cercando di sezionarmi per non prenderti in giro. Mi sento maledettamente in colpa per un sacco di ragioni.
E non dovrei pretendere niente, non dovrei e ovviamente non posso pretendere niente. Ma tu, non concedermi nulla.
Anche se tutto è scorretto, adorami.

giovedì 25 giugno 2009

Jay Ho

Alla tv danno un horror di seconda categoria e io mi metto a pensare a te. Non che tu mi ricordi un horror, chiaro. La ragazza che urla nel film ha una canottiera bianca ed è piuttosto carina, e in questo si che potresti venirmi in mente tu. Le tue mani sulle mie, come le intrecci, come le tieni. Avevo promesso di non affezionarmi a te.
C'era una cosa che volevo dirti ieri, prima di lasciarti andare. Dimenticami. Poi non te l'ho detto, semplicemente perchè non voglio. Non voglio che mi dimentichi.
Se vuoi posso dire che non mi mancherai ma non sarebbe la verità.
Come sono da addormentata? Non credo di rappresentare un bello spettacolo, ma tu hai fatto questa cosa fantastica, e quel biglietto sta nel mio portafoglio dietro l'abbonamento della metro. Non lo dimenticherò. E non dimenticherò te, qualunque cosa succeda. Quello che sto scrivendo è terribile. Lo so è sdolcinato e banale, ma non mi importa. Ci sono tantissime cose che avrei da dirti ma non posso.
Buone vacanze.
Affogami dentro te.

I've been waiting hours for this, I've made myself so sick, I wish to stay, and sleep today.

venerdì 19 giugno 2009

Lesioni

forse è perchè
forse
forse è perchè
forse è solo che
forse sei tu
forse è una serata troppo afosa
forse è che non capisco poi molto bene
e non ho nemmeno più libri da leggere

a volte mi sento così stronza

certe cose col passare del tempo non hanno più senso
e avevo promesso che non avrei più scritto di te
adesso ci sono troppi fatti che hanno perso valore
e non so nemmeno perchè ci avevo perso tempo

ed è strano
perchè era come se non ci vedessimo da così tanto
come se fosse la prima volta,
ancora senza l'idea di te
scusa per le cose che ho detto e per
quelle che non ho detto

grazie per la menta a tutte e due

martedì 16 giugno 2009

Come un castello di carte

Hai detto che ti scavo dentro con uno sguardo.
Tu lo fai con un respiro.

lunedì 15 giugno 2009

Domino

I decided to never invest too much emotion in one thing. It's always a set-up to the pain of losing them.

Non innamorarti di me.

"La voce mi aveva fatto venire una piccola vertigine dietro alla nuca"

la mia casa è buia. ha i balconi chiusi e le tende tirate per non far entrare il sole. quando ieri sera sono uscita da qui, mi girava la testa. ho ascoltato Roads al buio due volte prima di riuscire a calmarmi, seduta per terra sul cemento rovente. prima di stendemi in un altro letto, ho mangiato cereali allo yogurt e guardato puntate già viste di cartoni animati aspettando che la notte si trasformasse in un altro giorno. la consistenza fisica di te stesa al mio fianco. il tuo sapore ancora sulle labbra. adesso sono di nuovo qui, ho aperto la porta in silenzio e sono salita facendo attenzione a non far schricchiolare i gradini. ho aperto l'acqua della doccia, bollente più dell'aria fuori ma meno dell'aria dentro. ora ho un vestito a fiorellini bianchi e mi sono accorta di aver perso un pezzo di orechino, quello sinistro. il rumore del ventilatore ronza nelle orecchie e continuo a versare bicchieri d'acqua, uno dopo l'altro, senza interruzione. l'acqua mi fa pensare a te. la fitta allo stomaco che provo da giorni è puramente psicosomatica, ed è inversamente proporzionale al tuo essere qui. più ti allontani e più si intensifica. cammino per casa a occhi chiusi, nemmeno tanto piano, e aspetto di andare a sbattere contro qualcosa che non arriva. appoggio bene le piante dei piedi per terra, contro il marmo freddo, e non protendo le mani in avanti. conosco troppo bene queste stanze per inciampare in uno scalino nascosto.

Saliva e panna montata

La logica è una gran cazzata.
E la percentuale della mia forza di volontà è 76%.
Questa cosa sembra una barzelletta, oppure un film. Quello che resta da vedere è se si tratta di una commedia o di una tragedia, ma io propendo per una sit-com comico/romantica.
Sit-com dà esattamente l'idea della situazione.
Andiamo in onda a puntate.

Arrivederci alla prossima.
(mani)

venerdì 12 giugno 2009

When I get you alone

c'è bisogno

c'è bisogno
c'è bisogno di

vento attraverso i capelli, le foglie rotolano via
il tuo viso parla ma resti in silenzio, la bocca che si muove ritmica a ingoiare pezzi di cielo ho paura che non ci resterà abbastanza aria
i nei sulla mia pelle li hai contati con le labbra tanto tempo fa, com'erano dolci quel giorno amore mio, e se sapessi se parlo a te a te o a me non sarebbe male come punto di partenza

ho saltato la parte in cui dovevo rinascere gatto, ed è questa la vera ragione del vuoto che a volte mi risucchia dentro (hai detto) poi però sarò un'anima-gatto .male di miele.

mercoledì 10 giugno 2009

Schemi

I miei piedi sanguinano vistosamente. I tacchi producono un rumore forte, ritmato, un’eco lungo la strada.
Dietro, una scia di sangue, rossa come le unghie sporche di cera che adesso dovrò pulire.

Quello che mi piace di te è quel modo di tenere la sigaretta tra le dita, e il profilo dei tuoi occhi.

Qualcuno mi spieghi perché sono così triste stasera. Perché ascolto gli Afterhours alle due.zerosette, perché non mangio da mezzogiorno e non ho ancora fame, anzi il pensiero di inghiottire qualcosa mi provoca disgusto e conati di vomito.

La distanza di un braccio è lunga un abisso se il braccio è il mio e l’abisso lo crei tu, e non credere di sapere di chi sto parlando.

Come tutto si dissolve. Piano. Come la tua immagine riflessa su un vetro sporco rimandi il volto di qualcuno che non conosci, eppure lo trovi familiare, gonfio e incredibilmente familiare. Se conoscessi il mio posto sarebbe meglio.

lunedì 8 giugno 2009

ры́ба

C'è gente che ha speso la propria vita per dimostrare che il concetto di relazione causa/effetto ce lo siamo inventato noi.
Mi sento quindi pienamente legittimata ---.

"Quello che fai è sbagliato, ma è sbagliato se non lo fai"
Ti servirà un retino con buchi piuttosto stretti, se vorrai prendemi.

venerdì 5 giugno 2009

A cosa serve lo stomaco?

Ho cucinato per te nuvole di fragole e miele.
Le ho tagliate a fettine come burro, e hanno sfrigolato sul fuoco. Uno schizzo di sangue mi ha bagnato le labbra. Fuori, un cielo immobile, rosso come un' Apocalisse e senza nuvole; le ho rubate io per te. Le ho servite in un piatto quadrato, condite con terra acre che impasta la bocca. Un mazzo di stelle ornava il tavolo della nostra casa in collina.
Ti ho aspettata, ti ho guardata salire il vialetto circondata di narcisi viola e bianchi, e il loro profumo saliva fino a me. Un vento leggero ti accarezzava le braccia, fuochi d'artificio alle tue spalle, in lontananza, schegge di porcellana conficcate nel cielo.
Fragole e miele pronte per te.
E tu mi hai detto. che non avevi fame.

giovedì 4 giugno 2009

Smells like you

Il profumo della tua pelle mi manda su di giri.
Riesco a immaginarlo.
Elemosino sorrisi e aspetto una canzone, cercando di non pensare che tu non ci sarai.
Che poi, lo sappiamo tutti che è meglio così.
Meglio che non ci vediamo e non ci parliamo e non sostiamo nello stesso corridoio.
E io continuo a sentirmi in colpa.
Perchè cazzo ti devi rovinare la vita così?
Perchè cazzo mi devi far stare così male?
Dio santo ma non lo capisci, no, tu non lo capisci.
Tu sei a posto, tranquilla, normale, niente da spiegare.
Ma per favore.

martedì 2 giugno 2009

Guida notturna in stato di ebbrezza

Perchè riflettere quando non devi?
Perchè far riflettere quando è meglio non pensarci?
Stiamo tutti cercando di farci gli affari nostri rivelandoli a spettatori ansiosi di sapere.
Attenzione, la visione è consigliata ad un pubblico di soli adulti.
Ciò che ci muove è semplicemente amor proprio e conservazione di sè, con giusto un tocco di egoismo, tanto per gradire. E non è detto che non sia gradito.
Perchè porsi problemi quando è tanto più semplice negare tutto?
Perchè continuare a chiedersi se è giusto o sbagliato, se giusto e sbagliato sono concetti totalmente inesistenti? Giusto per chi? Sbagliato in base a cosa?

You make me feel mighty real

lunedì 1 giugno 2009

Under my skin

I hesitate to say I was bait for you
Could that be something that you all would do?
I'd be lying if I did now say I wasn't intrigued
But timing is everything here, and for the moment the "we" is reprieved
But, as I watch the girl unfold before my eyes, I discover
That I like her

Would you please get out from under my skin?
'Cause I can't begin this yet
And I don't know what my intentions are
They're speaking in a different tongue
And deep inside, I'm not as tough as I seem
But I won't let you know
Until it's right, I'm gonna stay my distance
And you should go

I'm in the dance, and it's a chance
But stay and watch awhile
I'll be singing a tune just for you with a smile
And maybe, if I'm lucky
You'll tip your hat to me, and you'll discover
That you like her

Would you please get out from under my skin?
'Cause I can't begin this yet
And I don't know what my intentions are
They're speaking in a different tongue
And, deep inside, I'm not as tough as I seem
But I won't let you know
Until it's right, I'm gonna stay my distance
And you should go

Crazy as it all plays out
I think I'm lonelier than I've ever been before
'Cause I was so close
To going through that door
But I don't want to be to blame for them
I don't want to be to blame

Oh, would you please get out
I'm not as strong as I seem, but I won't let you know