domenica 1 novembre 2009

epifania

tutto quello che devo fare è concentrarmi. tracciare il contorno netto delle labbra e riempirle di rossetto color cannella, e non pensate che non sappia che è una citazione. prendere il pettine più fino che possiedo e cotonare i capelli, legarli con nastri arancioni. tutto quello che devo fare è credere che mi piacerà. credere che non mi abbia fatto male. credere di poter respirare tranquillamente anche in mezzo ad una tempesta di sabbia. è questo che voglio, che mi sono cercata, che ho contribuito a realizzare, come mi hai detto tre giorni fa con parole che risuonano ancora come goccie di pioggia nel vuoto. forse la forza attrattiva del buco nero che si è creato alla bocca dello stomaco è il prezzo da pagare per non fermarsi a riflettere. o per aver riflettuto troppo. se ve lo state chiedendo, la morale è a portata di mano. fingere o crollare a terrra? sincerità o bugia? nella lista di pro e contro, hanno entrambi lo stesso numero voci. non mi servono troppe cose, non ho bisogno del vortice assordante di cui mi sono circondata. in realtà me ne basta una.

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