sabato 7 novembre 2009

Indentità violate

I'm dancing with myself. Sei una cosa così piccola, piccola come i piumini di luce che scendono dall'abbaino, e ugualmente luminosa. Rapimento. Se d'ora in poi non riuscite a seguirmi non importa, non è necessario. Sai, ci sarebbero così tante cose che tornando indietro vorrei diciamo rimodernare. Cazzata. Alla fine tranne due o tre anni da disadattata non credo apporterei molti cambiamenti. E a te? Sta bene così? Sembri sempre così integra. Sei il monolite della mia Isola di Pasqua, e se adesso qualcuno sta ridendo, beh, smetta, perchè era una bella ed inusuale metafora. Sembri intoccabile inviolabile inamovibile atarassica atemporale fissa immobile granitica coerente e così terribilmente sfumata. Tanto che con una parola non riesco a descriverti. Sento una forza di repulsione che soverchia tutte le forze attrattive che pare guidino un intero sistema di satelliti e planetoidi, e non sono una galassia in espansione. Ma lo sapete che se un buco nero attrae un altro buco nero esplodono insieme ed inglobano materia su materia fino a produrre un Big Bang completamente nuovo? Siamo cenere di un sacco di altre ceneri. L'unicità non esiste, altro che teoremi sui limiti. La matematica bisogna rivederla tutta.

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