martedì 10 novembre 2009

Non dire notte pt.2 (allora non sono solo io)

In seguito l'ho coperto con il lenzuolo e gli ho accarezzato con un dito la fronte larga e forte da contadino e i capelli grigi rasati alla militaresca sinchè non si è addormentato e io mi sono alzata e sono andata scalza in cucina dove ho sparecchiato e lavato e asciugato ai piatti della cena e i bicchieri del punch che non erano quelli da punch ma da bevande fredde e come gli sarà venuto in mente di metterci anche il miele, strano, mia perla, chissà che voleva dire quando mi ha detto che non è amore ma rivolta delle razze oppresse. Ho messo tutto a posto e ho cambiato la tovaglia prendendone una pulita, ricamata. Theo non si è svegliato. Come se questa notte gli avessi trasmesso tutto il mio potere di dormire. Dopo i piatti sono andata a prendere il suo posto in balcone, davanti al deserto.



Amos Oz

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